alcuni sono contratti, altri allungati e questo, paradossalmente, diventa una forma di allenamento. E dunque, più teniamo una certa posizione, più condizioniamo i muscoli a tenerla e più ci “addentriamo” in questa postura”. Il computer, da questo punto di vista, è il nemico numero uno: “Sì, perché ci costringe a tenere una postura a “C”: ci obbliga a tendere la testa in avanti, ad arrontondare le spalle, insomma, a chiuderci su noi stessi”, prosegue l’esperto. Nel lungo termine, questo tipo di postura riduce la capacità di respirare bene e profondamente, comprime gli organi interni e ha conseguenze sulla circolazione e sulla salute del cuore, senza contare che arriva a rubare fino a 7,5 centimetri all’altezza di una persona
Siate consapevoli
Il primo passo è rendersi conto dell’importanza della postura e degli effetti a breve e lungo termine dei comportamenti sbagliati. “Ricordiamoci che quello che facciamo oggi ha conseguenze su come saremo fra cinque anni e, dunque, prima cambiamo le cattive abitudini, meglio è”, osserva il dottor Weiniger. Non a caso, negli Stati Uniti, hanno addirittura creato il “posture month” (a maggio) dedicato, appunto, ad accendere i riflettori sull’importanza di comporamenti corretti.
Fate attenzione ai segnali
Il campanello d’allarme deve scattare quando cominciano a comparire mal di schiena, mal di collo, mal di testa o formicolio nelle mani. Molti di questi si manifestano stando seduti o quando ci si alza dalla sedia. Inoltre, posture scorrete quando si guida, quando si guarda il cellulare o quando si sta in piedi si sommano fra di loro, caricando maggiormente alcune parti della colonna vertebrale.
Create dei “posture break”
“Idealmente, bisognerebbe alzarsi dalla sedia per uno o due minuti ogni ora. Se siete troppo impegnati per farlo, puntate la sveglia del vostro cellulare per non dimenticarlo e mantenete questa strategia fino a che diventerà un’abitudine”, consiglia il dottor Weiniger. Bastano pochi minuti al giorno, infatti, per interrompere le posture sbagliate e contrastarne gli effetti. Ne guadagnerà anche la produttività, perché i muscoli in contrazione consumano più energia e portano più velocemente all’affaticamento.
Bevete acqua
Anche l’acqua contribuisce a correggere la postura, non solo perché l’idratazione migliora l’elasticità dei tessuti (compresi quelli che circondano la spina dorsale), ma anche perché i dischi intervertebrali, che hanno una funzione da cuscinetto ammortizzante per la spina dorsale, hanno bisogno di acqua per svolgere il proprio compito, una capacità che va riducendosi con il passare del tempo.
Organizzate uno spazio di lavoro intelligente
Trasformate il vostro spazio di lavoro in uno spazio di lavoro amico della postura. “Lo schermo del computer dovrebbe permettere alla testa di stare più in alto rispetto alle spalle, evitando al collo di curvarsi in avanti. Analogamente, anche le spalle dovrebbero essere allineate al pavimento e in linea con le anche, evitando piegamenti e torsioni alla spina dorsale. Le anche, infine, dovrebbero trovarsi in una posizione più alta rispetto alle ginocchia”, spiega l’esperto. E ancora: se usate un laptop, investite in una tastiera wireless e in un mouse per poter posizionare lo schermo all’altezza degli occhi, invece di ritrovarvi con la testa e le spalle curvate verso il basso.
Scegliete una sedia ergonomica
L’80% delle persone che lavora in ufficio ha sofferto almeno una volta di mal di schiena e il 30%, soffre di mal di schiena cronico. E’ un disagio molto frequente che si può prevenire o ridurre con una buona sedia per ufficio che ti aiuta a mantenere una postura corretta, che migliora il suo stato di benessere e a mantenere una concentrazione maggiore durante il lavoro